venerdì 23 novembre 2012


UN Dì...VENIRE MUTANTI
Rimane un fatto certo, che persino in un era di comunicazioni globali e di internet, la civiltà continua a dipendere da pochi metri di suolo agricolo per la sua reale esistenza. L'attività dentro e attorno questo suolo provvede il materiale per sostenere la vita e l'ambiente per darle significato. La terra si è sempre dimenticata dei nostri abusi. Ma non dimenticherà per sempre.
C'è un'altra, più profonda ragione per ricostruire l'agricoltura nell'interesse di una più vasta popolazione. E' quella di dare alla gente di "campagna" un nuovo senso di appartenenza, contrastando il clima di sradicamento, alienazione e disperazione che pervade le strade delle nostre città.
Anche a quelli di noi che vivono in città è la terra a dare nutrimento. E' la terra che fa di noi quello che siamo. Allo stesso modo è la nostra separazione dalla terra che contribuisce in maggior misura alla nostra sensazione di isolamento.
Dobbiamo ristabilire il nostro interesse verso la terra, rinnovare il nostro interesse nel cibo, da dove arriva e come è prodotto. Abbiamo bisogno di riscoprire il nostro controllo spirituale sulla campagna, sul suo paesaggio e sulle aree ancora naturali, sulla wildlife.

Nessun commento:

Posta un commento

vOX pOPULI