Incombente ed estremo,
termico avvenire,
sublime flagello multimediale ,assuefattosi degli ormonali ed inconsueti eventi che sovvengono alla bramosia dell'uomo .
Nutria lacustre ed aggirante in nebbiose silfidi, fatte di malelingue geo locali che inveiscono su di un prossimo , prodigo di nuove ed edulcorate menti,
pregne di nuove frontiere del conoscere e riconoscere...
Sentimenti dello scandire , orologi biologici che contano...
facenti lancette di alabastro rintoccano i segni dell'inutile inganno temporale, siamo essere e non essere di una tragicomica avventura.
Fumetti ,cronache sbiadite di anemiche sceneggiature .
Aiutarmi a nascondersi diventa cosa improba nelle praterie del vuoto , sassi di memoria mi riportano a tracciare il mio rabdomantico destino ,segnato da uno stato dell'essere la dove non sono mai stato .
È così mi invento paradogmi del domani che mai sarà quello che mai si vorrà , ululanti e fradici insanì canili , recinti di ruggine colante , dove ci si muove in branchi di persone sole .
Grido con la voce dell'insulso la mia nausea per il pasto che la mensa della strada mi offre , maleodorante derrata di un proletario ed onorato desco .
Mimetico fantastico colorarsi di camaleontiche fattezze di realtà virtuale .
Sono stanco Compagno mio , ti cedo l'arma ancora carica di un unico proiettile che alla fine dei giochi...non è stato mai sparato .
Bang !!!
partigiano reggiano
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