giovedì 20 dicembre 2012

iO s@RØ SE TU sARAĪ

Mi discosto ogni volta dalla figura di tuo padre
credendo di volerne essere coscienzioso ed abdicante mestierante
Lo diventai quella notte in cui il tuo digrignar la tua piccola faccia , si affacciava dal davanzale della vita del grembo di tua madre , già Venere sul piede di guerra...
Donna ...esclamante editto di un arrivo tanto annunciato, fiocco di un colore ...chissà perché roseo in quanto fattosi di plasmeo pantone.
Gloria in alto alla volta della vita e sia fatta grazia a chi benedice la tua venuta...
Sulfurea diventa l'agognante ascesa alla tua giovenca cavalcata , mentre ti guardo dalla mia veglia cosmica e sognante...guardiano delle carni
Qualcuno mi chiamò rinnegandone la mia prematura presenza ed esclamandone il paterno dissenso,dovendomi cimentare in organica battaglia
Quante volte mi sono chiesto di dovermi distaccare dalla carcassa che mi apparteneva
esserti li anacronisticamente assieme
Posiziono le mie braccia in ergonomico paravento per farti cassa e naturale asilo della tua incubante forgiatura di femmina generata dal mio ego
Innamorato pazzo di me e di quello che ho saputo fare e non fare credendomi maestro di incoerenti lezioni di memoria
Io sono qui al di sopra del carnico involucro terrestre ,vegliante antropologo dell'amore che verso in te coppa d'ambra della mia vita ...
A te figlia mia d'esservi stato dedico la mia eternità


partigiano reggiano



















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