martedì 20 agosto 2013

{&} tRACCIA ...

Monito antico , alveare di rifornimento e semplice atto finale ed estemporanea virtù, quella dell'esitarne la frenetica divergenza.

Soma e carro,sollecitati dall'incidente...
serrare le fila del cosmico metro del poliedrico esistere nel cemento.
Ventre piatto senza sepoltura,ne matrice di passo .

Sollevo i miei passi , inutile passare che non tatua la foga dell'esercito del fare.
Urbano e suadente nomadismo alla ricerca utopica della ricchezza prodotta dal neon colorato dell'ingordigia.

Mistico passaggio , ko mediatico e poliedrico divenire...
sentimento avverso all'idioma del comunicare certezze fatte di carta colorata,da munifiche cifre che non danno beatificazione morale...ma tanto degradano l'intero orbitare del volgo terrestre.

Voglio tornare eretto al cospetto del cielo, lasciandone terrea e rupestre traccia, animale e primitiva sensazione dell'Essere passaggio e recitata realtà dell'esistere .

Sono l'arte, foce del mio coesistere con gli elementi ...
Fuoco , Aria , Acqua e ... 
Materica veridicità di identità , postuma presa di coscienza di nomadismo d'altra dimensione e longitudinale coordinata stagliata fra il blu e lo smeraldo .

Sono essere contaminato che chiede di essere riammesso alla corte delle origini.
Pastore ravveduto dal volere ripristinare le distonie della propria fuga .
Solerte ed inerte accolito di polveri fattesi,
spoglie e rovine.

Moderatore geopolitico , ignaro di quello che l'inverno mi vorrà insegnare.
Tardivo scolaro alla corte della sapienza scossa verso l'alto, coerente ed eretta visione , punto di vista privilegiato per vedere morire il prossimo...solitudine assordante...baccanale della lungimirante Sagra del Ritorno.

Voglio tornare eretto al cospetto del cielo, lasciandone terrea e rupestre traccia, animale e primitiva sensazione dell'Essere passaggio e recitata realtà dell'esistere .

Canto antico il mio destino , morfetico destino di un riposo mai domo.
Fonico ed intenso sospiro al comando del vento che soffia forte di fronte a voglie che diventano vagli e c'è poi ... Le Vaglie.
Prato sconfinato da dove poter volere morire accompagnato dalle forze verso l'Est ...volare .

Sinopie...fragilmente utili diventano nel divenire,suole del proprio passo.
Traccia inconfondibile...
Assonnante parallelismo fra l'essere partito e...
l'essere voluto ...dal ritorno .


Voglio tornare eretto al cospetto del cielo, lasciandone terrea e rupestre traccia, animale e primitiva sensazione dell'Essere passaggio e recitata realtà dell'esistere .

Voglio tornare eretto...
Al cospetto del cielo
Voglio tornare a riguardare i miei Passi ...
Alti unici ed infiniti ...
Voglio riascoltare le fole nei metati
Voglio ascoltare di nuovo il pianto del sentirsi soli
Voglio contare i miei passi e voltandomi indietro potermi accorgere di poterli contare ...

Traccia il tuo passaggio solo così ....

Esistere e Resistere,
forza univoca per sentirsi vivi ...

Fuoco.









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