giovedì 3 gennaio 2013

dAL pROFONDO dEL cUºRE...

Genova 4 gennaio...da sempre 
ore 04.40

È notte e l'impavida e latente insonnia pervade nell'aere senza darmi tregua e rimandandomi a fisionomici retaggi culturali ben lontani dal quotidiano peregrinare nelle sterminate ed aride praterie della memoria intellettiva.
Sono sempre più convinto che l'Urbano mi rubi il piacere del condividere a pieno il "Me Stesso" creato da quell'orgia d'insieme di cose ...affetti e corpi che compongono il mio Unico Vivere ... si Unico !!!
La dove peraltro la stessa vita mi ha già chiamato a stilarne l'addizione regalandomene un combattuto e rinnovato credito ...
Leggo costantemente nel quotidiano la mia manifesta intolleranza nel confusionale silenzio dell'indifferenza , all'insolubile arroganza della superficialità,alla feticistica devozione all'incoerenza .
Mi sento sempre di più lontano dal volermi avvicinare a quello che potrei ottenere con il semplice essere comune nello stato di luogo e di fatto , sgrammaticato sesto senso del sentirsi a mio parere inutili e soprattutto sconfitti .
Allora combatto con i miei demoni che mi comandano nefande azioni , violentando anche chi mi sta intorno , unico e mio vero debito di coscienza , verso quel recinto affettivo da dove il passo ne è stato concesso a pochissime identità se non quelle ed uniche che fanno parte della mia linea di sangue e di chi ha saputo
strapparmi la promessa più grande...
La mia Vita...
Quella Lei,che troppe volte ho deluso nel volere sorprenderla ma che solo Lei sa il sapore della battaglia.
Faccio i conti con un portafogli vuoto e di vantati crediti delusi , Saldi e Stralci convenuti da freddi revisori dei conti, che mi costringono ad inventari di sogni,in un cassetto di ormai Servantiana fattezza .
Mi propongo nel proporre la mia unica forza ...l'Essere vivo con l'unica appropriazione del fare ... L'essere Artigiano di me stesso , delatore e nemico perenne di chi rinuncia alla difficilissima sfida del continuare a sognare con coerente e ribelle solitudine.
Rinnegherò per sempre la consapevolezza dell'avere sbagliato , asciugandomi con la
lingua le salate lacrime di chi sa di continuare a mentire.
Sono un costante ed inguaribile controsenso , maleducato innamorato della parola amicizia per cui ho dato molto e ricevuto poco ... ma forse un giorno mi accorgerò che ho dato poco e ricevuto molto ...chi vivrà vedrà e soprattutto resisterà a quel giudizio di autocoscienza che troppe volte viene rubato dalla gelosia dell'ipocrisia e dalla sindrome dell'Essere .
Chiedo scusa a chi ho mentito, chiedo scusa a me stesso per aver troppe volte disegnato un Habitat su fogli di carta lacerati dall'improvvisazione , chiedo scusa a tutti di continuare a sbagliare a credere di potercela fare a convincerli di essere sincero quando dico che di me ci si può fidare .
Oggi ho una speranza, quella di conquistare quello spazio di silenzio che mi possa dare quella serenità che tanto sto cercando dove poter azzerare ogni debito di coscienza , dove poter condividere il mio sentimento più forte e condividere con la persona che amo più di ogni altra cosa   
{ [a]Rita } questa nuova frontiera , guardando crescere le ambizioni dei miei figli,felice di vederli combattere per i loro ideali.
Si parte ...
iL rESTO sI vIVR@A'


partigiano reggiano






Nessun commento:

Posta un commento

vOX pOPULI